Miss Anabelle Prudence Book affondava nella neve, soffice come spugna.
Aveva nevicato tutta la notte e quella mattina si era alzata presto per poter fare una passeggiata. Il suo umore era malinconico e pensieroso. Qualcosa la turbava, forse l’assenza di Mr Alexander Turner, che ormai mancava da giorni. Era andato a Borringhton per svolgere alcune questioni di famiglia.
Osservò il paesaggio dinanzi a sè, un piccolo sentiero che si inoltrava nel bosco. Rovi e alberi si mescolavano, formando un piccolo arco. Red, il pettirosso della zia, arrivò in volo, cinguettò e volò su un ramo, osservandola.
<Cosa ci fai qui?> sussurrò Prudence, la sua voce riecheggiò nell’aria umida. Un piccolo cumulo di neve cadde da un ramo. Red becchettò una bacca rossa. Prudence continuò il suo cammino, emise un leggero sbuffò che formò una piccola nuvoletta bianca dinanzi a sè.
Quella mattina aveva indossato indumenti caldi e comodi: un vestito che andava ad affinare la vita, lungo fino ai piedi, leggermente svasato, e degli stivaletti consunti. Al di sopra una mantella a quadri, di lana. I lunghi capelli erano raccolti in una crocchia morbida. Alle mani dei guanti a mezze dita, ricamati. Spostò lo sguardo su una sagoma alta di neve e sorrise. Si fermò a riflettere.
Prese una piccola palla di neve e la depositò sulla sagoma che le arrivava a metà busto. Una palla tonda abbastanza grande. Red svolazzò sulla piccola palla di neve tonda e lasciò cadere due bacche rosse.
Prudence rise di gusto. Tolse un nastrino dall’abito e formò un sorriso, due rametti a formare le braccia. Ora sembrava davvero un piccolo gnomo di neve. Gli occhi si illuminarono.
Si spostò per cercare delle ghiande per creare i bottoni ma ai piedi di un albero vide qualcosa luccicare. Si avvicinò e si chinò. Era una chiave dorata, piccola e con una forma strana. La prese fra le dita e la osservò.

Una replica a “Un pupazzo di neve e una chiave.”
Sempre un piccolo viaggio in un mondo incantato :)!
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